Jornal de ADV1986, 03 set 14

Una delle cose psicologicamente peggiori delle abbuffate è ca sappiamo che non sono sane :( Ma non farne una tragedia, se no è peggio, rischi di cadere nel circolo "ormai che ho fatto 30, faccio 31". Se ti può essere utile io ho notato che da quando mangio un pò di più e seguo un'alimentazione con un bilanciamento di nutrienti che privilegia soprattutto proteine e un pò grassi (tipo Zona) mi sono passati quei buchi allo stomaco che mi prendevano ogni tanto e quindi si sono drasticamente ridotte le abbuffate, nervose o meno (anche se il portafoglio non ringrazia :P) 

perchè fai le abbuffate ? 

Io?? Da ottobre fino ad un paio di mesi fa era un GROSSO problema, sono dovuta andare anche da una psicologa... cominciavo e non finivo più, passavo dal dolce al salato e viceversa, potevo mangiare due barrette di cioccolata in 5 minuti, seguite subito dopo da un pò di fette di salame, biscotti, yogurt, e tutto quello che capitava a tiro ;) solo x farti un esempio ;) 

capisco...in effetti è tutta una questione di testa 

quando ti attacca la fame fatti un rapido conto delle calorie che ingoieresti e invece che mangiare prova a fare un esercizio che le compensi in negativo. es una mela= 15 min passeggiata se quando hai finito l'esercizio hai ancora fame mangia quello che ti eri prefissata e di cui hai già compensato l'introito calorico senza problemi. Vedrai che quando ti renderai conto che magari volevi mangiare 800ckal e effettivamente vedrai la mole di movimento necessarie a smaltirle troverai piùà semplice resistere :) 

Io per fortuna ne sono più o meno uscita (senza cantare vittoria troppo presto, i periodi di stress la situazione rimane critica :P); ad ogni modo @ADV1986 secondo me prova a mangiare qualcosa di sano in più in modo da non essere troppo affamata, e anche i consigli di Lexotal possono essere utili. Ma non demoralizzarti, coraggio!!! 

io ti consiglio anche di eliminare: "Kellogg's Special K Classic" - "Gelato al Pistacchio" 

@MrTrinita79 se mi togli anche il gelato d'estate è finita proprio! Comunque, pensandoci a mente fredda, il mio "obiettivo alimentare di vita" sarebbe quello di essere SANA ed EQUILIBRATA, senza regimi dietetici troppo restrittivi, senza privazioni continue, con un'alimentazione varia che non escluda niente a priori, ovviamente mantenendosi sana e soprattutto SENZA ABBUFFATE. Perciò, ad esempio, non seguirò mai i consigli di chi mi dice di demonizzare, ad esempio, la pizza o i dolci o quel che è, perchè tanto demonizzandoli non farei che bramarli sempre di più, e poi mangiarsi una pizza o un gelato in compagnia è pure un piacere sociale, che cavolo! Per il resto, il mio problema con le abbuffate è di lunghissima data e di natura sostanzialmente emotiva, sono stata anoressica, bulimica ed ho iniziato col binge verso i 15 anni... Ma probabilmente un rapporto sano col cibo e.col mio corpo non l'ho avuto mai, neanche da bambina... Vado da uno psicologo ormai da... Mmm... Tre anni? Attualmente faccio terapia individuale e in gruppo. Per un anno sono.stata anche in cura da uno psichiatra con tanto di psicofarmaci per problemi di ansia e depressione. Ovviamente è tutto collegato, ma mentre alcuni aspetti li ho risolti o quanto meno addolciti, quello dell'alimentazione sembra rimanere uno scoglio insormontabile... In ogni caso, a prescindere da tutte le differenze di opinione, grazie sempre ad ognuno di voi per le risposte! 

sul mio diario ho messo un articolo del Corriere che fa sicuramente al caso tuo: si chiama "Il cervello può essere «allenato» a preferire gli alimenti sani" prova a leggerlo ;) 

leggendo un tuo passaggio mi sembra di trovare le assonanze che un Fumatore. se tu dici ad un fumatore di smettere lui ti risponderà sicuramente: "lo so che fa male...ma se smettessi inizierei a bramare le sigarette....una bella sigaretta dopo cena, un vero piacere...magari in compagnia mentre ci si fa una birra" .... ;) 

MrTrinità, io sono d'accordo col cercare di vivere una vita sana (e nel mio caso la priorità è evitare il mangiare compulsivo ), ma penso che abbiamo davvero concezioni troppo diverse, inconciliabili direi. Non dico sia inutile discuterne perchè confrontare punti di vista diversi è sempre positivo, ma se dobbiamo parlarne gli interrogativi che mi sorgono stanno a monte, e sono del tipo che stile di vita hai, che lavoro fai, come riesci a pranzare e cenare sempre a casa, se non vai mai in pizzeria o al pub con gli amici o a prendere un gelato con la tua ragazza, come fai a nutrirti quando viaggi (se.viaggi), come puoi non considerare il buon cibo un piacere (soprattutto lo scoprire cibi di aree geografiche e culture diverse), cosa mangi al tuo compleanno al posto della torta o a Natale al posto del panettone e, infine, come fai a non deprimerti andando avanti a petto di pollo, riso e integratori. Non voglio davvero essere polemica, ma trovo la tua posizione troppo fondamentalista per poterla non dico condividere ma anche solo comprendere. Non mi piacciono troppo gli estremi. Peace! 

Spesso cerchiamo giustificazioni per non essere costretti ad affrontare il problema. bisogna essere pronti e questo momento non arriva con un semplice schiocco di dita. il problema non e' sapere cosa e' giusto mangiare, il problema e' usare il cibo cpme consolazione. bisogna capire perche' si sente questo bisogno che non e' causato dslle avversita' esterne - i cadini ce li hanno tutti - quanto da un nosyro modo di edsete che rragisce ai problemi in modo sbagliato. ho scritto col cell e senta occhialini, spero si capidca... :) 

Cadini=casini... pardon 

Tranquilla, si capisce! ;) 

mi trovo d'accordo con Chiunque..."spesso si cercano giustificazioni per non affrontare il problema" ...io faccio una vita semplice, moglie figli lavoro di ufficio,esco con gli amici quando posso...e vado in vacanza 2 volte all anno per 2 settimane a volta...non trovo difficoltà a seguire un'alimentazione sana e come me lo fanno in molti (te lo assicuro) .. è tutta una questione di VOLONTA' E TESTA ;) 

Io non ti parlo di difficoltà, io dico che non rinuncerei mai alla mozzarella di bufala quando scendo in Cilento (esempio fra tanti) perchè NON VOGLIO farlo, perchè non credo sarebbe sano o sensato farlo e non credo che la mia testa funzioni male per questo. Ps: sposato e con figli non ti ci facevo proprio :P 

ma se ti trovi bene con te stessa, stai bene fisicamente, il tuo corpo ti da una giusta serenità mentale ... allora il problema non si pone, continua come hai sempre fatto;) ...mangia Mozzarelle a volontà e sgarri come vuoi ;) ... ma se è il contrario, non ci sono scorciatoie Alimentari...le "Regole" sono queste (non le ho certo create io) e ti posso dire che sono uguali per tutti ;) 

Io forse non riesco a farmi capire. Il mio problema alimentare sono le abbuffate, e voglio risolverle. Ma mai, per niente al mondo, vorrei avere un'alimentazione come la tua, perchè considero il cibo un piacere e non voglio toglierlo dalla mia vita. Penso che ragionando come te ci si perda proprio tanto della vita, ma il mondo è bello perchè è vario ;) 

poi "mangiare sano" cosa vuol dire? evitare che cosa? è davvero non sano mangiarsi una pizza o un gelato? è davvero sano mangiare proteine a volontà per non esagerare con i carboidrati? è meglio un gelato o tutta quella carne o le barrette proteiche per sportivi? ognuno segue il proprio modo di mangiare a seconda dei gusti,evitando di fissarsi con un solo tipo di cibo e cercando di avere una alimentazione varia,fatta anche di dolci e cose buone da mangiare..l'importante è non esagerare con le abbuffate e non avere troppi kg in piu.. è chiaro che essere sovrappeso e obesi,o sottopeso e anoressici fa male alla salute. 

Io l'unico modo che conosco per evitare le abbuffate è mangiare qualcosa quando lo vuoi. Ti spiego: ti va un cucchiaino di nutella? Potresti mangiarlo con una fetta di pane ed ecco che il tuo cervello ha ottenuto quello che voleva, il pensiero della nutella sparisce dalla tua mente. Oppure potresti negartelo e noi umani siamo biologicamente programmati per dsiderare quello che non possiamo avere, così nella tua mente il desiderio di un cucchiaino diventa il desiderio di un cucchiaio poi di due cucchiai, più te lo neghi più la nutella diventa un pensiero fisso, un'ossessione. Fino a quando non resisti, apri il barattolo ed ecco che il tuo cervello dice "è stato così difficile ottenere questo barattolo, dopo giorni che lo chiedevo, che penso proprio che dovrei mangiarmelo tutto perché chissa quando mi ricapiterà l'occasione". Infatti non solo il volere quello che non si puo avere ma anche fare scorta (in dispensa o nel grasso corporeo non importa) è un istinto fortissimo umano. Quando un nostro antenato trovava un albero di pere, non ne mangiava certo una per lasciarsi l'albero alle spalle, raccoglieva tutto oppure si accampava sotto l'albero finché ogni frutto non era finito. Questo a volte permettava, una volta di nuovo in viaggio, di stare senza cibo per qualche giorno. Per dimostrarsi che si tratta di un bisogno mentale e non fisico, prova ad esempio a mangiare un dolce, tipo un budino o gelato. Mangiane un cucchiaio e poi chiediti "volevo questo cucchiaio? mi piace davvero il sapore? voglio davvero un altro cucchiaio?" probabilmente la risposta sarà sì, quindi mangia un secondo cucchiaio e fatti le stesse domande. Vedrai che comincerai a risponderti che "il secondo cucchiaio è stato meno buono del primo, potrei mangiarne ancora ma se ci penso non ne sento così bisogno" Questo perché hai soddisfatto il vero bisogno che era quello di avere qualcosa che non potevi avere.